Luciano Bolzoni: Il futuro incombe su di noi. Il paesaggio di Milano fra architetti ed architetture: da Ponti a Mollino


Luciano Bolzoni: Il futuro incombe incombe su di noi. Il paesaggio di Milano fra architetti ed architetture: da Ponti a Mollino

Per una volta lo sguardo su Milano non sarà diretto verso l’alto e alla contemporaneità, ma sarà rivolto al passato e al paesaggio di una città che fino a pochi anni fa si pensava solo sviluppata in orizzontale. Un sguardo sul paesaggio di una città non può prescindere dai grandi architetti che con il loro lavoro hanno dato luogo a una realtà visibile fatta di costruzioni, quartieri ma anche solo di segni abbozzati, sogni ed errori. A volte rovine. Fra alcuni pensieri sparsi, tratti dal nuovo libro di Luciano Bolzoni Carlo Mollino, architetto (Silvana Editoriale) e Amate l’architettura di Gio Ponti, sarà l’occasione di camminare pensando ad una modernità che in passato ha “scomodato” la nobiltà dell’architettura italiana: da Gio Ponti a Ico Parisi, passando per il ruolo di Mollino alla Triennale e alla sua imprescindibile amicizia che lo legava a Ponti e alla sua famiglia. Partenza dall’abitazione dell’architetto Gio Ponti in via Randaccio, passando poi per la Triennale e il Parco Sempione, dove si effettueranno alcune tappe: la torre di Gio Ponti; in un’area che a breve dovrebbe ospitare un’importante opera scultorea milanese in qualche modo legata a Ponti; la Biblioteca del Parco, importante opera architettonica di Ico Parisi, arricchita da opere di altri artisti fra cui Munari e Somaini, per finire al Museo delle Arti Decorative del Castello Sforzesco, luogo di esposizione di alcuni arredi di design moderno, fra cui una celeberrima scrivania di Mollino.

Appuntamento

Sabato 18 maggio

ore 10.30

Villa Ponti – Via Randaccio, 9 (riferimenti Arco della Pace e Via Canova)

Tram n. 1

Info/Prenotazioni: info@passeggiatedautore.it – 3392220777

L’autore

Luciano Bolzoni, architetto milanese e scrittore; da sempre impegnato nello studio del paesaggio alpino e dei suoi fenomeni umani, con particolare attenzione ai temi dell’architettura.

Segue da anni il lavoro dei grandi architetti italiani, impegnati con i loro progetti a modificare i contesti naturali: Gio Ponti, Carlo Mollino, Edoardo Gellner, Piero Portaluppi, Mino Fiocchi, Giovanni Muzio e altri.

Il suo ultimo libro è Carlo Mollino architetto, uscito nel marzo 2019 per Silvana Editoriale, un lavoro dove si riscrive la storia ed il lavoro del leonardesco Mollino, un uomo che fu molte cose, forse troppe: architetto, designer, arredatore, scenografo, sciatore professionista, pilota e corridore automobilistico, aviatore, docente universitario, scrittore, speaker radiofonico, tutte figure e impegni di un individuo sempre proiettato nel futuro. Proprio per questo, il volume dedica una spazio alle testimonianze, tutte diverse, di chi, in modi diversi, ha incontrato il suo mondo, ospitando i contributi, tra gli altri, di Patti Smith, Alessandro Mendini, Corrado Levi, Ugo La Pietra, Davide Sapienza, Roberto Mantovani, Alessandro Busci, Denis Curti, Angelo Crespi, Matteo Ragni, Beppe Finessi e le fotografie di Armin Linke.

Il libro

Luciano Bolzoni – Carlo Mollino (Silvana Editoriale)

Carlo Mollino fu grande architetto, designer e arredatore, ma anche fotografo, scenografo, sciatore professionista, pilota automobilistico e aviatore acrobatico, e ancora influente docente universitario e scrittore di rango. Non abbandonò mai il suo tempo, cercando di proiettarsi nel futuro che incombeva con uno sguardo sul passato. Forse troppo in anticipo sui tempi, visse la sua architettura tra i contrasti del presente e le conferme trascorse. Il libro indaga due storie, coincidenti e trasversali: quella dell’uomo che crede e tenta di fare tutto e quella dell’architetto che, navigando nel passato, si proietta nel domani.

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