Stefania Cappelletti: Sulle strade della libertà a Milano. Storie di resistenza


Milano fu centro nevralgico dell’ antifascismo e della Resistenza. Nei suoi palazzi, per le due strade, si progettava e si agiva per la Liberazione della città e per la fine del nazifascismo, spesso avendo il nemico a pochi metri di distanza. Il centro di Milano era completamente stravolto dai bombardamenti e dall’occupazione nazista. Dietro le belle facciate degli antichi palazzi si compivano le peggiori atrocità. Il nostro percorso partirà da piazza San Sepolcro, dove ebbe origine il fascismo, per arrivare alla fine alla Loggia dei Mercanti, sacrario della Resistenza milanese. In mezzo i luoghi del potere e dell’ orrore nazifascista, ma anche le strade dove coraggiosamente la Resistenza sconfisse il nemico e liberò la città. 

Al tour prenderà parte anche il cantautore Alessio Lega, che contribuirà con alcune canzoni legate alla Resistenza. 

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APPUNTAMENTO

Sabato 11 maggio

Ore 10.30

Piazza San Sepolcro

MM1/3 – Atm 14

Info/Prenotazioni: info@passeggiatedautore.it

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L’AUTORE

Stefania Cappelletti è ricercatrice di storia e narratrice di storie della resistenza milanese, curatrice dell’archivio di Giovanni Pesce e Onorina Brambilla Pesce, presidente della sezione ANPI Barona Carlo Smuraglia.

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IL LIBRO

Giovanni Pesce, Senza tregua

Diventato ormai un classico della memorialistica partigiana, nonché uno dei rari documenti sul ruolo svolto dai Gruppi di Azione Patriottica (i GAP) nella Resistenza, “Senza tregua” (pubblicato per la prima volta da Feltrinelli nel 1967) si presenta oggi come insostituibile antidoto contro quella perdita della memoria storica che si profila come uno dei guasti della coscienza civile contemporanea.

Il volume, che ha gli scatti e il ritmo della scrittura narrativa, restituisce i dettagli più drammatici della guerriglia urbana, il fitto calendario delle azioni isolate, la tensione degli agguati, la lotta contro il nemico armato e, al contempo, quella contro spie, delatori, reggicoda del franante regime fascista. Uno stile scarno, senza retorica; un racconto senza compiacimenti. Per una riflessione sulla violenza e sulla Storia. Per una Storia liberata dalla violenza.

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