Jacqueline Ceresoli: Paesaggi e passaggi ibridi tra astrazione e figurazione. Morfologia della pittura contemporanea


Giorgio Brina (1993) e Simone Novara (1994), una coppia anomala nel panorama artistico contemporaneo in bilico tra astrazione e figurazione, insieme coraggiosamente tramano evoluzioni, morfologie inedite della pittura all’insegna della libertà espressiva, in cui enigma, complessità del presente e ironia sono convergenti.

Nel loro studio ci attendono opere di grandi dimensioni dall’energia ipnotica, concepite come quinte teatrali, dittici in cui brulicano riferimenti della storia dell’arte, tra frammenti del corpo scultori e altri enigmatici citazioni pop che sembrano evocare la frammentarietà dell’esistenza. Sono opere atemporali, in cui il colore palpitante diventa forma, architettura e immagine di mitologie condivise, surreali visioni di inquietudini apocalittiche venate di irresistibile levità e ironia, immagini di allucinazioni composte per indagare il processo di creazione artistica. Li ascolteremo raccontare le loro opere e noi guardandole, entreremo dentro il loro universo metafisico radiosamente crepuscolare. Vedremo in anteprima le opere che saranno esposte nell’importante mostra in programma presso la Galleria Bonelli di Milano.

L’opera di bn+BRINANOVARA si concentra sull’irriducibilità dell’immagine e sul linguaggio della pittura. Impegnandosi con una storia della pittura liberata dalla cronologia e dall’iconografia, sostengono il diritto dell’essere umano ad essere incapace, frammentato e inadeguato alle idealizzazioni imposte dalla cultura occidentale. Tragico e ironico allo stesso tempo, il loro lavoro è concettuale ed eterogeneo, e attraversa diverse pratiche mediali. bn+BRINANOVARA è il duo artistico formato da Giorgio Brina (1993, Milano) e Simone Novara (1994, Milano). Dopo gli studi in scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera con Gianni Caravaggio – Giorgio – e in pittura presso University of the Arts London di Wimbledon a Londra e architettura presso il Politecnico di Milano – Simone – fondano la loro collaborazione nel 2018. bn+BRINANOVARA hanno esposto in numerose mostre personali e collettive presso gallerie, spazi museali, e sperimentali tra cui: Galleria Giovanni Bonelli, Milano (upcoming 2023), The Address Gallery, Brescia (2022), Il Crepaccio (2022), Crag Gallery, Torino (2019 – 2021), Casa Testori, Novate Milanese (2019 – 2021), Bagni Misteriosi, Milano (2021), Spazio Volta, Bergamo (2021), Vault, Berlino (2021), XPINKY BERLIN, Berlino (2020 – 2021 – 2022), Spazio In Situ, Roma (2020), Adiacenze, Bologna (2020), Dimora Artica, Milano (2019 – 2020 – 2021), MAC Museo d’Arte Contemporanea, Lissone (2019).

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APPUNTAMENTO
Sabato 29 ottobre
Ore 10.30
Stazione  M2 Crescenzago – Uscita via Rovigo
Info/Prenotazioni: info@passeggiatedautore.it – 3392220777

 

 

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L’AUTORE
Jacqueline Ceresoli è storica e critica dell’Arte, teorica della arti visive comparate. Specializzata in archeologia industriale, pratica la psicogegrafia urbana con gli studenti dell’Accademia di Brera Nuove Tecnologie, nell’ambito del suo corso “Tecniche di Documentazione Audiovisive: Città cantiere del nuovo e laboratorio dell’immaginazione, mappatura edifici e luoghi industriali e quartieri popolari”, attraverso la camminata, quale principale strumento esplorativo ed estetico.

Teorico della rappresentazione interessata a processi del cambiamento metropolitani, e in particolare alle periferie come “Paesaggi” emozionali e dispositivi culturali. Curatrice di mostre, collabora con diverse testate specializzate di arte contemporanea, architettura e Light Art. Ha pubblicato di recente Light Art paradigma della modernità. Luce come oper-azione di arte relaziona con la prefazione di Giulio Giorello, editore Meltemi 2021.

IL LIBRO

Pierluigi Panza, Arte come comunicazione. Estetica e storia della letteratura artistica, Guerini Scientifica

Il tema di questo libro è la ricezione delle opere create dalle pratiche artistiche come momento fondamentale di acquisizione di valore, una ricezione che da sempre è stata determinata attraverso forme di comunicazione. L’accrescimento di valore delle opere si realizza grazie alla proliferazione di discussioni intorno ad esse, innescate storicamente dalla letteratura artistica, dalla teoria, dalla storia e dalla critica. Questi dibattiti non sono mai stati liberi, e anche oggi, nel momento ritenuto di massima libertà individuale grazie alla disintermediazione, appaiono eterodiretti e finalizzati alla costruzione del consenso. Ridimensionato il ruolo della critica, si favorisce un consenso che conferisce valore di visibilità a opere d’arte e di architettura che, a loro volta, generano valore economico. Introduzione di Vincenzo Trione.

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