Mercedes Viola: Milano a luci rosse. La storia delle case chiuse raccontata dalle lucciole


 

«Lo spirito umano ha, senza posa, paura di se stesso. I suoi impulsi erotici lo terrorizzano.» dice Bataille nell’apertura del suo libro sull’erotismo. Forse per questo la professione più antica del mondo è stata derisa in pubblico e consumata in privato, dando vita a luoghi e pratiche più o meno legali e più o meno sicure a livello sanitario a seconda dei periodi storici, ma sempre nascoste.

Il primo riferimento storico al tema della prostituzione nella città di Milano risale al 1387 nella forma di un decreto «contro le meretrici e i lenoni», emesso da Gian Galeazzo Visconti. Ordinava che l’esercizio della prostituzione si tenesse presso delle case di tolleranza. Case che poi sono diventate ‘chiuse’ con gli Sforza che vietarono di avere finestre o balconi che affacciassero sulla strada.

In questa passeggiata cammineremo lungo i luoghi dove si trovavano le più note case chiuse di Milano el ‘800 e ‘900, raccontando la loro nascita, usi e aneddoti. Faremmo una passeggiata anche tra le memorie di Wanda la bolognese, l’ultima maitresse, lungo quasi un secolo di Storia, intervistata e trascritta egregiamente da Claudio Bernieri che non ha addomesticato il suo linguaggio. La guerra, la sanità, il lavoro visto dai bordelli, dove sono passati dagli uomini più potenti della Storia sino allo studente squattrinato che si laurea grazie ai premi della Wanda per ogni materia andata a buon porto.

Il percorso partirà da Largo Augusto 3 alla Colonna del Verziere per concludersi in Via Fiori Chiari 17 nel quartiere di Brera. Nel tragitto scopriremo i luoghi dove si trovavano alcune delle più famose Case Chiuse di Milano.

APPUNTAMENTO

Sabato 7 maggio

10.30

Largo Augusto – Colonna del Verziere

8 euro

Info/Prenotazioni: info@passeggiatedautore.it – 3392220777

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L’AUTORE

Mercedes Viola nasce in Argentina nel 1977. Legge e scrive da sempre, innamorandosi nell’adolescenza di Borges e Cortazar. Finito il liceo si trasferisce da Paraná a Córdoba dove s’iscrive alla facoltà di Psicologia preso l’Universidad Nacional de Córdoba. Studia di mattina e lavora di sera in una biglietteria alla stazione dei pullman. Nel 2005 si trasferisce a Milano dove si sposa e ha tre figlie. Alterna famiglia ai lavori più dissimili, tra i quali collaborazioni di redazione per aziende. Nel 2016 alcuni testi del suo blog vengono apprezzati da una giornalista e trova posto sul settimanale Panorama dove scrive per i successivi tre anni, alla fine dei quali si concentra su interviste ad artisti e racconti dedicati all’arte. In una di queste interviste incontra l’artista Tatiana Brodatch che illustrerà una sua rubrica di racconti settimanali per il giornale argentino Diario Uno. Scrive attualmente in Argentina per Panama Revista mentre in Italia da Panorama si sposta alla rivista letteraria Satisfiction dove attualmente cura la rubrica Arte racconto. A Maggio 2021 è uscito il suo primo libro Racconti ad arte – 14 incursioni in studi d’artista edito da Capire Edizioni, con introduzione di Beatrice Buscaroli e Davide Rondoni, dove scrive racconti ispirati all’incontro con quattordici artisti contemporanei italiani e internazionali e con le loro opere.

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IL LIBRO

Claudio Bernieri, Wanda – L’ultima maitresse, Editoriale Jouvence

Metà degli anni Novanta: stazione Centrale di Milano, sotterranei fatiscenti delle Poste Italiane, una vecchia stracciona alcolizzata dice di essere Wanda la bolognese. E’ Claudio Bernieri a incontrarla, e dall’incontro nasce questo libro a lei dedicato, che ne raccoglie la testimonianza.  Ma chi è Wanda? Dopo essere stata l’amante niente meno che di Italo Balbo, quasi per scherzo comincia la professione della prostituta, divenendo rapidamente molto nota, soprattutto negli ambienti del potere. Wanda dirige il famoso casino di via Fiori Chiari 17 a Milano, ma ecco che arriva la senatrice socialista Lina Merlin, che nel 1954 deposita alla Camera il suo progetto di legge per l’abolizione delle case chiuse

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Luigi Inzaghi, Bordelli e cassetti milanesi, Edizioni Meravigli

Quando le case chiuse erano aperte… a Milano erano numerose. Analizzare la situazione delle prostitute all’interno dei bordelli Milanesi è lo scopo di questo libro che, senza indulgere ad aspetti scabrosi, si sofferma su luoghi, persone, gesti, abiti, usi e costumi non solo delle ’signorine’, ma anche dei loro clienti e di tutti coloro che ruotavano attorno ai casini, con numerose ’testimonianze d’autore’.

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