Il Programma di Passeggiate d’Autore – Novembre 2017


Programma novembre - Rifugio di via Bodio

Passeggiate d’Autore
Programma Autunno 2017
Novembre

Info/Prenotazioni: info@passeggiatedautore.it – 339 2220777
Biglietto: 8 euro

 

Sabato, 4 novembre
Stefano Paolo Giussani
Milano dal rifugio antiaereo

Siete nella Milano del 1943 e state camminando quando le sirene iniziano a diffondere il loro segnale. Dall’arco alpino e dal Po stanno arrivando squadriglie di Lancaster carichi di bombe. Fino ad oggi avete letto della guerra, ma questa volta ci siete dentro e il bersaglio siete voi! In pochi minuti dovete raggiungere il rifugio e sperare che il bersaglio – questa volta – non sia il tetto che vi protegge. Un rifugio dell’epoca riaprirà mostrandoci come funzionava e come ci si viveva aspettando il proprio destino. Filmati d’epoca e testimonianze ci riporteranno al clima del terrore in città.

Nota: l’esperienza prevede la permanenza in un vero rifugio sotterraneo con suoni e suggestioni dell’epoca. Per questo è raccomandata a un pubblico non suscettibile.

STEFANO PAOLO GIUSSANI Stefano Paolo Giussani, milanese, laureato in Bocconi, è giornalista e autore di documentari di carattere storico e geografico. Ha firmato progetti per National Geographic, History Channel e la Radiotelevisione Svizzera. Collabora, tra gli altri, con Dove, il Corriere della Sera e l’Huffington Post sui temi legati a sostenibilità, green economy e turismo responsabile. Conduce L’altro martedì di Radio Popolare.
Libri pubblicati: Farà nebbia – romanzo partigiano, Il ring degli angeli – sedici racconti e una fiaba, Gli italiani del Titanic, L’Ultima onda del lago (Premio Brianza 2012), Sentieri di fede e una serie di monografie per Touring Editore e l’Istituto Geografico De Agostini.
Il suo blog è Cronache dalla Terra degli orsi, il suo sito www.stefanopaologiussani.it.

Appuntamento
10.30
Scuola Bodio – Via Bodio, 22

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Sabato, 11 novembre
Donatella D’Angelo
Cerca il cerchio. Passeggiata fotografica di osservazione urbana

Per strada inizi a vedere il mondo diversamente, come un insieme di forme ed elementi geometrici da usare per portare l’attenzione sul soggetto o inquadrarlo”. (Henri Cartier-Bresson)

Nella città troviamo un’infinità di angoli che sono potenziali soggetti fotografici, ma è necessario in primo luogo saper osservare. Curve, rette, forme, prospettive, diversi piani, figura umana in piena luce, controluce, ombra.
Henri Cartier-Bresson, che possiamo ritenere l’inventore del genere fotografico oggi denominato come street photography, disse che per fotografare è necessario porre sullo stesso piano mente, occhio e cuore. Per far ciò dobbiamo andare continuamente alla ricerca di situazioni imparando a osservare la vita con curiosità e cogliendo l’attimo.
Anche Gabriele Basilico, grande fotografo milanese noto soprattutto per le sue foto di paesaggi industriali e aree urbane, è sulla stessa linea di pensiero e spiega le sue fotografie dicendo che per rapportarsi al mondo bisogna di capire il luogo attraverso una percezione fisica complessiva, che include lo sguardo, il corpo, i piedi, i pensieri.
Le immagini di questo genere fotografico, street photography o fotografia urbana, sono lo specchio della società, delle persone che la compongono, degli spazi pubblici, catturati da un occhio attento alle sfumature della quotidianità.
Perché il cerchio?
Analizzando il lavoro di questi due fotografi che hanno una visione fotografica completamente diversa, ci si accorge che però hanno in comune il fatto di concentrarsi sulle geometrie. Bresson ne faceva un uso poetico, Basilico invece puramente architettonico, ma in ambedue appaiono composizione verticali, orizzontali, curve, diagonali, triangoli, cerchi, quadrati, ombre dovute a un attento uso dell’inquadratura.
Durante la passeggiata si chiederà ai partecipanti di trovare un cerchio e di inserirlo nello scatto come pretesto per osservare ciò che li circonda. La ricerca di un particolare costringe l’occhio a osservare e a trovare un altro modo per “vedere” il paesaggio urbano confrontandosi con le geometrie della città e i passanti.

DONATELLA D’ANGELO (Milano, 1966) lavora dagli anni ’80 nel campo delle arti visive. Curatrice di eventi culturali, conduce laboratori fotografico/educativi per le scuole ed è docente in corsi universitari. Fa parte degli artisti selezionati per il secondo volume dell’antologia sull’autoscatto curata da Giorgio Bonomi Il corpo solitario, Rubbettino Editore (2017). Ha esposto in collettive e personali in Italia, America e Francia ed è apparsa su varie pubblicazioni di settore. Sue opere sono parte dell’Archivio Nazionale dell’Autoritratto Fotografico del MUSINF di Senigallia e ha vinto il primo premio del II concorso nazionale LABirintiFOTOgrafia 2015 con la serie Los Respiros del Alma in collaborazione con Josè Lasheras. Alcuni dei suoi racconti e poesie sono apparsi su riviste, blog letterari e pubblicati in antologie. Nel 2016 è uscito il suo primo libro di poesie e fotografie Memento vivere, edizioni del Foglio Clandestino.

Appuntamento
10.30
Fontana di piazza San Babila

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Sabato, 18 novembre
Lorenzo Pinardi
Antologia meneghina. Passeggiata sulle tracce della tradizione letteraria ambrosiana

Don Lisander, nell’“Introduzione rifatta da ultimo” del suo Fermo e Lucia, si dilunga in alcune considerazioni, non soltanto sull’Historia come guerra meravigliosa contro la Morte, relative al rapporto tra creazione letteraria e uso del dialetto, sul colore municipale che deturpa gli scritti. L’Italia è tutta un campanile e Alessandro Manzoni sa che la lingua vernacolare, per l’uomo che la parla abitualmente, si affaccia da tutte le parti, s’attacca alle sue idee e gli esce dalla penna finendo per diventare il fondo del suo scritto. Si riesce infatti a riconoscere uno “stile lombardo” che “ha un suo carattere proprio riconoscibile in tutti i tempi, e quasi in tutti gli scrittori”. La passeggiata intende rievocare attraverso i luoghi una scelta antologica di testi ed autori della tradizione letteraria milanese.

Nota: Si prevede un momento conviviale presso la trattoria “Burla giò” in via Meravigli, 18. (Menù fisso 13 euro, bevande escluse). È gradita la prenotazione.

LORENZO PINARDI è insegnante di materie letterarie e italiano come L2, si è laureato e specializzato all’Università degli Studi di Pavia. Si è occupato della teatralità della voce nell’ambito della tradizione orale, con particolare riferimento alla cultura africana. Ha lavorato in editoria, collaborato con archivi e centri di documentazione teatrale, tra i quali il C.R.T. – Centro di Ricerca per il Teatro e il Piccolo Teatro di Milano, e riviste culturali cartacee e online, tra le quali “Itinerari Mediali”, “Africa e Mediterraneo” e “Satisfiction”.

Appuntamento
10.30
Piazza dei Mercanti

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