Una passeggiata in una terra di mezzo, che a vederla sulle mappe sembra una periferia, ma quando sei lì è una soglia nascosta fra la città e la campagna, dove le strade d’asfalto diventano vie d’acqua, dove la cultura non è solo arte, ma significa anche culto, orizzonte del sacro, e coltivazione, il lavoro
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La passeggiata prende le mosse dal Salone del Famedio, dove verrà reso omaggio a Don Lisander e a Salvatore Quasimodo – lì presenti con i loro sepolcri – e verranno nominati altri autori come Buzzati, Montale, Arrigo Boito… e terminerà nella Cripta del Famedio dove sono ospitati Giovanni Raboni, Alda Merini, Giuseppe Rovani, Neera.
La passeggiata letteraria prende spunto da uno scritto del grande filologo varesino, apparso nel 1987 in un prestigioso volume della casa editrice Franco Maria Ricci e recentemente ripubblicato in formato più agevole dal progetto editoriale Officina Libraria, dedicato alla città di Milano. Dante Isella è stato un grande filologo e studioso che, fedele al
E’ disponibile on-line Milano letteraria, la Mappa dei luoghi letterari realizzata da Passeggiate d’Autore. Sulla Google Map, ogni angolo di città contrassegnato rimanda a scrittori e poeti: case abitate, luoghi pubblici frequentati, sedi di riviste, luoghi che videro svolgersi fatti di “cronaca culturale”. Una mappa aperta al contributo di tutti coloro vorranno segnalare luoghi e
Proponiamo un estratto dal secondo numero di Talkin’ Milano – Quaderni di Passeggiate d’Autore, intitolato Psicogeografia & Derive. Andrea De Alberti Battuda I miei nonni erano trattori, nel senso che lavoravano in una trattoria, l’Antica Trattoria. Vivevano in un paesino chiamato Battuda, insomma era tutto sconfitto, battuto e vecchio. Il paese e l’osteria. Mangiavano,
Milano è una città che si nasconde. I segni e le tracce lasciate dalla Storia, dall’Arte e dalla Vita pubblica vanno ri-scoperti per essere rivalutati e apprezzati fino in fondo. Ecco che, attraverso l’esplorazione urbana, possiamo riportare alla luce i mille segni che ogni giorno sfioriamo – nei nostri percorsi – senza accorgercene. Così