Anna Muzi Falconi: Vivere e dipingere a Chinatown. Come i ragazzi cinesi sono diventati protagonisti dei miei quadri


Un itinerario che è il racconto in profondità di un quartiere, quello di Chinatown – l’antico Borgo degli Ortolani – fatto da chi, come Anna Muzi Falconi lo abita e ne ha fatto anche il luogo della sua pittura. E che si conclude con una visita alla sua casa-atelier.

Si parte da piazza Morselli, una delle entrate nel quartiere cinese di Milano, parlando delle sentinelle e dei tentativi falliti di mettere dei portali a segnalare l’inizio di Chinatown. In via Rosmini si parlerà del primo negozio Katay, della famiglia di Luigi e Lina Sun, grandi imprenditori cinesi, negozio storico di cibo internazionali, che rimane ancora oggi un’assoluta eccellenza. In via Giordano Bruno racconteremno la storia del Money to Money, dei fratelli Cai, noti per rapine, usura, shaboo, ketamina e riciclaggio, rievocando poi in via Niccolini i cortei con bandiere e le cariche della polizia durante la rivolta che qui scoppiò. Passando per il Deposito Bulk e l’associazione Vivi Paolo Sarpi, nata nel 1999, raggiungeremo la zona che oggi è caratterizzata da un ristorante ogni cinque metri.

Alla fine del tour visiteremo lo studio dove Anna Muzi Falconi vive e crea le sue opere, tra cui quelle della mostra “Chinamood” del 2005. Accanto alla sarta, il pronto moda, i centri massaggi e i dormitori notturni di Chinatow, e i problemi di comunicazione e di regole condivise con il parrucchiere specializzato in decolorazioni che si affaccia sul cortile di casa.

APPUNTAMENTO

Sabato 24 maggio

Ore 10.30

Piazza Ercole L. Morselli – Palazzo rosso della House of Ronin

Atm 43, 57, MM2 Moscova

Info/Prenotazioni: info@passeggiatedautore.it – 3392220777

10 euro

L’AUTRICE

Anna Muzi è nata a Roma, vive e lavora a Milano. Ha frequentato l’Accademia di Moda e Costume a Roma e la Central St. Martins School of Arts di Londra. Ha tenuto la sua prima personale nel 1998 presso la galleria Antonia Jannone di Milano. Tra il 2007 e il 2009 ha esplorato attraverso la pittura il quartiere in cui abita: la zona che gravita su via Paolo Sarpi, vale a dire la Chinatown ambrosiana. I suoi ritratti di giovani cinesi perfettamente inseriti nella movida milanese sono stati esposti presso lo Spazio Orso 16 di Milano, lo Spazio Per l’ArteContemporanea di Lugano e lo Spazio Nuovo Centro Internazionale di Brera di Milano.

IL LIBRO

Jada Bai, Il serpente bianco, Edizioni Piuma

Susanna Yubi Hu ha 15 anni, è nata in Italia da genitori cinesi, ama i manga e vorrebbe sentirsi solo italiana. Ma la società la guarda come straniera, e sua madre, severa e invadente, insiste perché impari la lingua e la cultura d’origine. Quando nella sua vita entra Jane, una misteriosa ragazza orientale venuta a insegnarle il cinese, tutto cambia. Jane è in realtà lo spirito serpente di un’antica leggenda in cerca della reincarnazione del suo amato Xu Xian. Susanna accetta di aiutarla e viaggeranno tra Torino, Prato, Roma e Milano, incontrando così cugini e cugine che le aiuteranno a cercare il giovane. Susanna scopre pezzi di sé lungo il cammino. Tra magia, identità e crescita, impara ad accettare la sua doppia appartenenza e a trovare il proprio posto nel mondo. Un romanzo di formazione, amicizia e leggende che intreccia il presente con antichi racconti, con uno sguardo sincero sulle sfide e le ricchezze dell’essere sino-italiani oggi. 

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